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Prestiti per immigrati stranieri

L’Osservatiorio nazionale sull’inclusione finanizaria dei migranti (rapporto presentato nell’2014), in occasione del forum annuale organizzato dall’ABI (associazione bancaria italiana), certifica l’incremento netto e costante dell’accesso al credito e dell’apertura di conti correnti da parte di migranti. La percentuale di migranti correntisti in Italia si avvicina sempre più al 90%, così come cresce la percentuale di quellic he fanno richiesta di credito per mutui o finanziamenti per altri acquisti (principalemtne autoveicoli e beni domestici).

Questi nuovi cittadini italiani, nati in paesei diversi e trasferitisi nel nostro paese per ragioni diverse (principalemtne, si tratta di migrazione per causa lavorativa e finanziaria), sono in crescente aumento, come ampiamente certificato da istituti di prestigio come Ocse e Istat. Questo incremento ne implica -a quanto pare- un altro, ovvero quello delle richieste di credito presso istituti bancari. L’ultimo anno, per esempio, l’aumento registrato rispetto all’anno precedente (il 2013) è dell’11%. Una percentuale di crescita devvero molto rilevante. Invece la media del prestito erogato è di 11.000 euro. La nazionalità dei cittadini che accede al credito bancario è molto variegata, ma i principali sono i rumeni, gli albanesi e i marocchini. Le richieste di credito non riguardano solo i mutui per l’acquisto di benei immobiliari, ma, come già accennato, anche altri bene e servizi quali possono essere l’acquisto di automobili e cure dentistiche e/o spese odontoiatriche.

Queste tipologie di prestito, come chiunque altro cittadino italiano, vengono concesse su presentazioe di contratto di lavoro a tempo indeterminato (attivo da almeno 6 mesi). E’ evidente che questo tend investa anche i prestiti finalizzati, cioè quelli che vengono sottoscritti direttamente nel negozio o nell’ufficio di chi vende un bene o eroga un servizio (parliamo di, per esempio, di eletrodomestici o arredamenti e di cure dentistiche o spese mediche varie). La tipologia della rata, quasi sempre, prevede la ritenuta del quinto dello stipendio. Con questa modalità la banca o la finanziaria, che sono comunque coinvolte nelle transazioni, prelevano la rata direttamente dalla busta paga. In ogni caso, allo straniero che richiede un finanziamento, di qualsiasi entità esso sia, verrà richiesto un permesso di soggiorno regolare o la cittadiananza italiana. Tutte gli altri requisiti per la concessione del credito sono le stesse, come per chiunque altro cittadino.

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